Una corretta ricerca delle parole chiave con cui scrivere contenuti di qualità è il primo step per migliorare il proprio sito web. Scegliere le keyword corrette in linea con il proprio target di utenza è fondamentale per riuscire ad avere dei riscontri totalmente positivi all’interno di Google.
Che cos’è una keyword?
Una keyword è una parola chiave, vale a dire ogni termine di ricerca digitato su Google e sugli altri motori. Per qualsiasi query, l’utente visualizza una pagina dei risultati dove gli vengono mostrati i rispettivi siti internet. Al tempo stesso, una keyword è anche un termine di ricerca che un webmaster, un blogger, un SEO specialist o il titolare di uno store online può utilizzare con l’intento di ottimizzare il suo portale.
Alla base, infatti, c’è la volontà di posizionarsi nelle prime pagine di Google in rapporto a quelle specifiche parole chiave.
Le keyword, di fatto, rappresentano il punto di partenza quando c’è da rendere rintracciabile un sito internet nel mare magnum del web. Le parole chiave sono quelle digitate da un utente nella barra di un motore di ricerca per trovare contenuti pertinenti: quanto più precise saranno le keyword digitate, tanto maggiori saranno lee probabilità che quel determinato sito internet venga visualizzato. In questo modo, si hanno maggiori opportunità di riuscire a spuntarla sulla concorrenza.
Non tutte le keyword, però, sono uguali. La scelta di quelle maggiormente in linea con il proprio core business va ponderata con attenzione. Bisogna focalizzarsi, ad esempio, anche sulla molle delle ricerche correlate alle parole chiave. In pratica, occorre implementare una keyword strategia, ossia una metodologia dove si definiscono a mo’ di lista le parole chiave che potrebbero catturare l’attenzione del target di riferimento. Queste, dopo essere state definite, andranno testate, tenendo conto della portata effettiva.
Long Lail Keywords VS Short Tail Keywords
A questo punto, è il caso di focalizzarsi sulla differenza che riguarda le long tail keyword rispetto alle short tail keyword. Le long tail keyword sono in genere costituite da un numero maggiore di vocaboli. In linea di massima, tre o più lemmi. Ecco perché a coda lunga. Le short tail keyword, vale a dire a cosa corta, sono composte da una o due parole chiave. Prendendo ad esempio il settore dell’abbigliamento, parole come camicia blu, abbigliamento femminile, giacca sartoriale, vestiti sono esempi di short tail keyword; blazer blu in velluto a tre bottoni, abito lana blu gessato su misura, camicia collo coreano lino, sono esempi di long tail keyword.
Quali sono i tratti distintivi di queste due categorie? Siccome sono molto concentrate nel significato e, di conseguenza utilizzabili per ogni tipo di interrogazione di ricerca, le short tail keyword risultano quelle maggiormente utilizzate. Inoltre, hanno il vantaggio di generare molto più traffico. Tuttavia, il livello di concorrenza è elevatissimo, visto che anche gli altri siti internet vorranno posizionarsi al meglio in base a queste parole chiave a coda corta.
Insomma, quello che viene fuori è che si corre il rischio di non riuscire a emergere a seguito delle interrogazioni di ricerca. Ed è proprio qui che subentrano le long tail keyword che, essendo più lunghe, risultano anche maggiormente specifiche. Vero è che portano una mole inferiore di ricerche, se paragonate ai risultati ottenuti dalle parole chiave a coda corta. Tuttavia, consentono a chi ci punta di rispondere in maniera adeguata a esigenze mirate. In riferimento alla conversione, il loro ruolo è davvero molto strategico, alla luce del fatto che gli utenti hanno bisogno di un numero nettamente inferiore di ricerche per centrare appieno il loro obiettivo.
A questo punto, sorge spontaneo chiedersi se è il caso di prediligere se long tail keyword oppure le short tail keyword. Su quale categoria di parole chiave vale la pena insistere, affinché il sito internet scali posizioni? Non vi è una risposta netta. In assoluto, non si può dire a priori se le long tail keyword siano migliori o meno delle short tail keyword. Dipende, infatti, dalla mole di ricerche correlate a questa parole chiave e al loro grado di diffusione nella lingua.
Effettuando un’analisi accurata delle differenze fra le due categorie, diventa più semplice scegliere quelle più adatte. La best practice indica chiaramente che è il caso di impiegare tutte e due le categorie, abbinando keyword mainstream a parole chiave affinate. Così, aumentano le probabilità di trovare utenti interessati al servizio offerto.
Perché è importante una ricerca parole chiave?
La ricerca parole chiave è un’attività strategica che i professionisti della SEO sono soliti implementare sia sulle parole chiave a coda lunga sia su quelle a coda corta, allo scopo di raggiungere le prime posizioni su Google e sui motori di ricerca. Saper scegliere la miglior keyword possibile consente di raggiungere nuovi clienti potenziali e di ampliare il proprio bacino di utenza. Avvalersi di appositi tool che forniscano dettagli aggiuntivi sulla frequenza di ricerca di quella specifica keyword da parte degli utenti è di sicuro un vantaggio tutt’altro che indifferente. D’altronde, la ricerca parole chiave agevola il lavoro di Google: avere la capacità di identificare le keyword da sviluppare in un sito web è solamente il primo step per poter lavorare ad alti livelli nel mondo della SEO.
Ogni parola chiave, infatti, deve essere necessariamente inserita all’interno di un testo, affinché semplifichi il lavoro di GoogleBot e l’esperienza utente. Entrambi questi aspetti sono strettamente correlati, visto che il motore di ricerca per antonomasia è solito premiare quelle pagine web in linea con le query dell’utente e che presentino un’ottima leggibilità dei contenuti. In definitiva, una ricerca parole chiave va vista come una sorta di investimento sul mercato in cui ci si muove.
Non avvalersi di una ricerca parole chiave di livello, vuol dire perdere fatturato a discapito della concorrenza. Tenendo conto delle keyword maggiormente affini al proprio business, avere un sito quanto più in alto possibile nella classifica di Google è imprescindibile. Avere maggiore visibilità, vuol dire essere più facilmente reperibili.
Quindi, si tratta di incredibili opportunità che occorre sfruttare appieno.
Come fare una ricerca parole chiave: step fondamentali
Sono sufficienti pochi step fondamentali per fare una ricerca parole chiave. Si inizia con il brainstorming, vale a dire col la raccolta delle idee, cercando spunti interessanti.
Si prosegue poi con la panoramica attuale del proprio traffico organico, dove attraverso software analitici, si mira a constatare quali sono le query che hanno portato maggiore traffico in entrata sul sito internet e le pagine web maggiormente consultate.
Poi, si passa all’analisi dei competitor, ossia a come si muovono questi ultimi, quali sono i loro punti di forza e su quali keyword decidono di focalizzarsi. Raccogliendo queste informazioni, potrai modificare la tua strategia di contenuti, andando a competere per quelle specifiche parole chiave oppure scegliendone altre non ancora sfruttate appieno.
Ricerca parole chiave: come si può utilizzare SEOZoom?
Quest’ultimo step può essere attuato mediante appositi tool per la SEO e per l’analisi dei competitor. SEOZoom si dimostra tra i più affidabili in assoluto nella ricerca parole chiave.
Comprendere cosa vuole il target di riferimento e i clienti potenziali, vuol dire programmare meglio la propria strategia, selezionare keyword mirate e postare contenuti contraddistinti da un elevato valore aggiunto agli occhi dei lettori. Sostanzialmente, nella scelta delle keyword occorrerebbe valutare svariati fattori, come ad esempio il volume medio di ricerche mensili, la stagionalità delle parole chiave, i risultati conseguiti da quella keyword in termini di posizionamento della SERP e la keyword difficulty.
SEOZoom è uno strumento completo, perfettamente in grado di fare questo e molto altro ancora. Il tutto, in tempi brevi.
La suite fornisce svariati keyword tool, ossia strumenti utili per le parole chiave, volti a implementare strategie online particolarmente foriere di risultati eccelsi. All’interno della sezione Keyword Reasearch, le feature maggiormente degne di nota sono le seguenti:
- “Site Builder”: si tratta di una valida funzionalità, utile per progettare ex novo un sito web. Si agisce sia sul lato strategico sia su quello operativo;
- “Le tue keyword research”: si tratta dello storico delle attività, utile per effettuare il salvataggio degli elenchi di parole chiave da utilizzare per gli articoli.
Il punto di forza di SEOZoom risiede nel Keyword Infinity. Che cos’è? Una sorta di banca dati che si aggiorna continuamente: se si intende tenere sotto osservazione una keyword non presente all’interno del database, la si può inserire manualmente. Dopo aver atteso grosso modo una decina di minuti, sarà possibile visualizzare i risultati inerenti al motore dedicato alla suddetta operazione. Questo si espanderà e mostrerà tutte le keyword correlate. Occorre solamente inserire la parola chiave all’interna della barra in alto e avviare la ricerca: i risultati offerti riguarderanno gruppi di interrogazioni di ricerca contenenti quella specifica parola chiave che, di fatto, verrà mostrata e declinata in tutte le sue varianti.
Sarà possibile avere informazioni accurate in riferimento ai volumi di ricerca effettivi, a quelli potenziali, al CPC medio, al livello di concorrenza e la stagionalità media. Quest’ultimo parametro verrà mostrato sotto forma di grafico.
Merita poi una speciale menzione la funzione di SEOZoom, denominata Keyword Search Intent, la cui mission di fondo verte sulla visualizzazione dei topic centrali rispetto alle parole chiave. Queste ultime risultano filtrate per argomento e, quindi, sono più semplici da selezionare per il proprio progetto.
Infine, la funzione “Trova Parole” di SEOZoom consente di scoprire nuove parole correlate a cui, magari, l’utente non aveva prestato attenzione. Avere una panoramica chiara circa tutte le possibili diramazioni di quella specifica keyword ha davvero numerosi vantaggi.